Nel rispetto della normativa vigente, il Servizio Ambiente del Comune di Mondolfo, tramite l’Ispettore Ambientale, in collaborazione con la Polizia Municipale, ha iniziato nel 2010 la campagna di controllo dell'amianto presente sul territorio comunale, con l’obiettivo di valutare la pericolosità delle coperture in cemento-amianto Eternit, esposte agli agenti atmosferici e in stato di deterioramento, che favoriscono l’emissione di polveri e fibre.
Quando da sopralluoghi venga riscontrata la probabile presenza di amianto, si avvia il processo di accertamento ed eventuale bonifica e smaltimento.
Ai sensi della Legge 27 marzo 1992 n. 257 e del Regolamento di attuazione di cui al D.M. 6/9/94, gli interventi previsti dalla legge (incapsulamento, sovra-copertura o rimozione) nel caso dell'accertamento del degrado segnalato, sono a carico del proprietario dell'immobile.
La presenza o meno di amianto può essere dedotta con certezza solo con analisi chimico-fisiche del materiale. L’apposita certificazione/documentazione del processo diagnostico della valutazione del rischio, corredata da analisi effettuate con metodiche ufficiali, deve poi essere inviata all'Ufficio Ambiente e alla Polizia Municipale del Comune.
La stessa Legge 257/1992 obbliga le regioni e gli enti locali ad effettuare il censimento degli edifici nei quali siano presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile, con priorità – e quindi non in forma esclusiva – per gli edifici pubblici, per i locali aperti al pubblico o di utilizzazione collettiva e per i blocchi di appartamenti.
Presso le Aziende Unità Sanitarie Locali è inoltre istituito un registro nel quale è indicata la localizzazione dell'amianto floccato o in matrice friabile presente negli edifici. Il controllo delle aree a rischio viene effettuato anche al fine di inserire tali aree nel censimento dei siti a rischio.
Normativa:
Legge 27 marzo 1992 n. 257
D.M. 6 settembre 1994
D.P.R. 8 agosto 1994