E’ stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, l’ordine del giorno, voluto fortemente dalla maggioranza Barbieri, in merito alla presa di posizione del Comune di Mondolfo sul progetto di risanamento acustico presentato da RFI. Una presa di posizione forte e chiara per dire “NO” alle barriere antirumore previste a Marotta, lungo la linea ferroviaria.
Soddisfatto il Sindaco, Nicola Barbieri:” Avevo chiesto a tutti i Consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza, di esprimersi con un voto unanime per far sentire forte la contrarietà della Città nei confronti del progetto di RFI e così è stato. Come abbiamo sempre detto, questa battaglia non ha colore politico e deve essere intrapresa congiuntamente da tutte le forze presenti nell’aula consiliare a difesa dei cittadini e del nostro territorio.”
Nel documento approvato dal Consiglio, è stato sottolineato che il Decreto del Ministero dell’Ambiente 29.11.2000, che disciplina i tipi di accorgimenti adottabili in caso di riduzione del rumore, stabilisce un ordine di priorità secondo il quale programmare le azioni consigliando di intervenire prima di tutto sulla sorgente, poi eventualmente sulla linea di propagazione del suono ed, in ultima analisi, sul recettore. La proposta progettuale non tiene conto di dette indicazioni e non affronta il tema delle possibili soluzioni alternative.
Così come all’unanimità il Consiglio ha condiviso anche gli indirizzi legati all’impatto paesaggistico ed ambientale, agli impatti sulla salubrità e qualità della vita e sui programmi di riqualificazione urbana.
“Indirizzi – come è stato sottolineato nell’ordine del giorno - da porre alla base dei successivi passaggi amministrativi che il Comune di Mondolfo intende attivare anche coinvolgendo gli altri Comuni costieri della Regione”.
Inoltre è stata ritenuta insostenibile per il territorio l’opera progettata da RFI per la mitigazione acustica e ritenuto altresì che il Progetto risulta carente sia per la “mancata valutazione di possibili soluzioni alternative, ma anche per la mancata verifica degli effetti che le barriere antirumore possono produrre sulle altre matrici ambientali, sulla salubrità e sui settori di governo del territorio”.
Nell’ordine del giorno è stato quindi proposto di chiedere a RFI la modifica del progetto, intervenendo sugli elementi che costituiscono la fonte di produzione del rumore.
Nel documento, inoltre, si chiede al Ministero, alla Regione Marche e a RFI l’apertura di un tavolo di confronto con tutti i Comuni marchigiani interessati dalla linea ferroviaria Adriatica al fine di “evitare di spendere ingenti risorse – si sottolinea - per il piano di risanamento acustico, prevedendo e programmando, invece, investimenti per il progetto di arretramento della linea ferroviaria adriatica, un progetto lungimirante e auspicato da tutti al fine di un migliore sviluppo urbanistico delle nostre Città”.
Così come auspica che la Regione Marche decida di convocare tutti i comuni interessati dalla tratta ferroviaria per promuovere un’azione congiunta nei confronti del progetto presentato da RFI.