Su il sipario di "Synesthesia Festival" per immergersi in un viaggio di contaminazioni sensoriali

Venerdì 5 luglio 2019, alle ore 19, cerimonia di inaugurazione, Complesso Monumentale di Sant'Agostino, con la mostra "Echi e Corrispondenze"

Data di pubblicazione:
03 Luglio 2019
Su il sipario di "Synesthesia Festival" per immergersi in un viaggio di contaminazioni sensoriali

Ultimi accorgimenti in attesa dell’inaugurazione ufficiale della seconda edizione di Synesthesia Festival, con il patrocinio del Comune di Mondolfo, assessorato alla Cultura, della Regione Marche e della Provincia di Pesaro e Urbino.

Dalle ore 19 di venerdì 5 luglio, si apriranno i battenti e si alzerà il sipario del Complesso Monumentale di Sant’Agostino per essere immersi in un viaggio sensoriale attraverso la musica, la creatività dei laboratori, vecchie pellicole cinematografiche, importanti ceramiche, grafiche e sculture in dialogo sinestetico con opere d’arte proposte al pubblico in un ciclo di mostre, sino al 4 agosto 2019.

E se è vero che esistono al mondo persone “sinestetiche”, che vivono quotidianamente la contaminazione sensoriale, a Mondolfo la sinestesia diventerà un fenomeno collettivo.

Il Festival è stato progettato con un approccio inclusivo e coinvolgente verso il pubblico nel segno della partecipazione e della condivisione. Un segno a sua volta salutato da un’accoglienza positiva da parte dei cittadini già dallo scorso anno e grazie al supporto delle associazioni del luogo che stanno contribuendo attivamente all’allestimento della manifestazione. 

La direzione artistica capitanata da Filippo Sorcinelli, presidente PAM – Pro Arte Mondolfo,  alternerà una serie di contenuti proposti anche da artisti internazionali ad una serie di contenuti rivolti a promuovere l’arte e gli artisti, oltre ad un programma di eventi scelti con cura nel panorama artistico contemporaneo. Il tutto verrà proposto dalla sezione - OFF : un itinerario che si snoderà all’interno della città, nell’ottica di promuovere partecipazione e interesse nei confronti della Regione Marche da parte dei turisti presenti durante la stagione balneare, attrarre visitatori e turisti culturali che troveranno nel festival un’ulteriore attrattiva nel territorio marchigiano.

Si intitola “ECHI E CORRISPONDENZE” Picasso, Pignotti, Sorcinelli, Ramazzani

un circuito espositivo senza precedenti per Mondolfo: un dialogo particolarmente curioso tra artisti di diversi periodi storici. La prima sala ospiterà 66 fra acqueforti e acquetinte (La Célestine) e 32 ceramiche di Vallauris di Pablo Picasso (1881-1973) e si rivelano un’occasione davvero preziosa per comprendere tutta l’opera del grande maestro spagnolo. Difatti incisioni e ceramiche possono essere considerate come uno spiraglio attraverso cui apprezzare con maggiore profondità anche la sua attività, ovviamente più nota, di pittore e di scultore.

E non basta: si tratta di un’opportunità per mettere nuovamente in luce i rapporti di Picasso con la tradizione letteraria e filosofica, mitologica e religiosa della sua terra d’origine; di sottolineare insomma la sua personale interpretazione dei modelli eterni della cultura ispanica. Di lui scrisse già nel 1905 con fine preveggenza il poeta Guillame Apollinaire (1880-1918): «egli viene da lontano, dai fasti brutali delle composizioni e delle decorazioni spagnole

seicentesche». Nelle sale successive il percorso continua con “Odori del Tempo”: auree miniature e cartoni inediti di Lamberto Pignotti in dialogo materico e sensoriale con le opere di Filippo Sorcinelli. L’esposizione si chiude nella sacrestia della chiesa Monumentale di Sant’Agostino con un’importante acquisizione da parte dell’Associazione PAM – Pro Arte Mondolfo: un telo processionale bifacciale di fine XVI secolo attribuito ad Ercole Ramazzani di

Arcevia, unico allievo marchigiano di Lorenzo Lotto e che descrive, una scena sacra da un lato, la Morte sopra i Sette Vizi Capitali dall’altro.

All’inaugurazione di venerdì 5 luglio, alle ore 19, alla presenza di autorità , ci sarà anche il prof. Stefano Papetti, conservatore delle collezioni comunali di Ascoli Piceno e direttore della Pinacoteca Civica, della Galleria Civica di Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” e del Museo dell’Arte Ceramica, docente a contratto di Museologia e Restauro dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Camerino e Presidente della Fondazione Salimbeni di San Severino Marche.

Ultimo aggiornamento

Lunedi 25 Ottobre 2021