Il Consiglio comunale ha votato all’unanimità il Regolamento per incentivare la nascita di nuove attività commerciali.
Uno strumento voluto dalla Giunta Barbieri che sta riscuotendo molto successo e che prevede la “concessione di contributi (fino a 2.500 euro all’anno) per l’apertura di nuove attività commerciali, artigianali e di servizi”.
Un regolamento che ha voluto individuare alcune specifiche zone del territorio come il centro storico, Piazza dell’Unificazione, Viale Carducci e tutto il lungomare e al contempo disciplinare anche la tipologie delle attività: ne è completamente escluso, infatti, tutto ciò che gravita intorno al mondo delle scommesse, la vendita con apparecchi distributori automatici e sexy-shop.
L’obiettivo della Giunta è stato completamente recepito dall’intero Consiglio comunale che ha appoggiato all’unanimità l’idea di incentivare l’insediamento di nuove attività imprenditoriali in grado di rilanciare l’economia locale e soprattutto di intensificare in zone ritenute “strategiche” la presenza di attività commerciali e di servizi fruibili dalla Comunità.
“Siamo molto soddisfatti – ha detto il Sindaco, Nicola Barbieri – di questo nuovo strumento che consentirà di fare un salto di qualità dal punto di vista produttivo e di incentivare nuove attività in zone centrali del nostro territorio. In questi ultimi mesi da parte dei cittadini c’è stata molta attenzione nei confronti del nuovo regolamento con particolare interesse da parte dei giovani. Le zone richiamate nello strumento urbanistico sono molto appetibili e come Amministrazione comunale ci siamo impegnati per dare un sostegno economico nei primi due anni alle nuove attività”.
Ne sono un esempio alcuni esercizi commerciali aperti da poco così come la riapertura di locali storici chiusi da anni.
“Riteniamo – ha concluso il primo cittadino – che per rilanciare il territorio si debbano mettere a disposizione i giusti strumenti in grado di agevolare la nascita di nuove attività commerciali potendo contare su un sostegno da parte dell’ente pubblico”.